Al termine della seconda guerra mondiale Gonars è un paese in cui regnano lo sconforto, le difficoltà morali e materiali dei suoi abitanti e un certo disappunto nei confronti di chi ha subito cercato di voltare pagina e dimenticare le vicissitudini di un conflitto che ha tragicamente e direttamente coinvolto il paese.
In questa situazione, certamente difficile da gestire, don Primo Repezza, il parroco del tempo, decide di creare un progetto rivolto ai bambini e ai ragazzi basato su azioni concrete e che possa rappresentare un primo passo verso una vera rinascita. Così, a partire dal 1945, iniziano i lavori per la costruzione della nuova Scuola dell’Infanzia, nata dal riutilizzo delle macerie di quello che era stato il campo d’internamento di Gonars.
La scelta dei materiali, sicuramente dettata anche da motivazioni di natura economica, rappresenta, però, agli occhi di don Repezza, anche un forte messaggio e un auspicio per il futuro, ovvero la necessità di superare l’esperienza di odio e sofferenza causata dalla guerra e di creare un progetto fondato sulla fratellanza che diventi un “Monumento della fede e della Unione nel bene della cristiana popolazione di Gonars”.
Le attività didattiche all’interno della nuova sede della Scuola iniziano nel 1950 e costituiscono la prosecuzione del cammino che, a partire dal 1935, aveva già unito Gonars e le Suore Carmelitane.
Poco a poco, quello che per don Repezza era, forse, un sogno inizia a diventare realtà: i locali della Scuola dell’Infanzia, infatti, non sono più solo un luogo dedicato all’istruzione dei più piccoli, ma diventano un vero e proprio luogo di aggregazione e di condivisione per l’intera comunità. Con il passare degli anni, infatti, la struttura inizia ad ospitare i primi spettacoli teatrali o di intrattenimento, le serate informative e di utilità sociale, diventa una base operativa per associazioni e gruppi di lavoro operanti sul territorio e, addirittura viene utilizzata come chiesa durante i lavori di costruzione della parrocchiale.
Il passare degli anni ha, però, necessariamente portato a un’evoluzione della Scuola dell’Infanzia “San Giovanni Bosco”. Rilevanti in questo senso sono, senza dubbio, i lavori di ristrutturazione dei locali che, a più riprese, hanno permesso di meglio rispondere alle rinnovate esigenze di bambini e docenti e di ottenere lo status di Scuola Paritaria ai sensi della Legge 62/2000. Un altro cambiamento importante è stato quello nella gestione della struttura che, dopo il ritiro delle Suore Carmelitane a causa di specifiche difficoltà del loro Istituto, è passata alle Suore Adoratrici. Oggi la scuola paritaria dell’infanzia “San Giovanni Bosco” è gestita da uno staff di educatrici che continuano ad essere al servizio dei bambini e delle loro famiglie.
Tali cambiamenti, però, non hanno minato minimamente la mission e la serietà con la quale le insegnanti e tutti gli operatori che collaborano con la Scuola dell’Infanzia “San Giovanni Bosco” svolgono la loro attività e che ha portato la struttura ad essere un centro d’eccellenza e al passo con i tempi.